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DECESSO DEL DEBITORE, CHE FARE?

11/11/2024

Se hai la certezza o ragione di credere che il tuo debitore sia morto, ti consigliamo, innanzitutto, di verificarne l’effettivo decesso. Per richiedere il certificato di morte dovrai inviare una richiesta scritta (mail/pec) o on line al Comune del luogo di residenza del debitore. Per tale attività, dovrai essere in possesso dei dati corretti del medesimo, ovvero del nome, cognome, data di nascita o codice fiscale. L’Ufficio Anagrafe risponderà con tempi diversi (circa 5-15 gg al massimo) ma, normalmente, il servizio sarà gratuito per l’invio di una copia dello stesso.

Appurata la morte del debitore, in assenza di testamento, si tratterà di capire se vi sono eredi cui il debito si trasferisce. Per far ciò dovrai rivolgerti sempre allo stesso Comune e richiedere, nelle identiche modalità, il certificato storico dello stato di famiglia, attestante la composizione del nucleo familiare del debitore originario all’atto del decesso.

Se risultano come componenti il coniuge, il convivente, figli o altri soggetti maggiorenni, ti consigliamo, di inviare, comunque, a tutti loro il sollecito scritto ed eventualmente la diffida di REKUPERO, sperando nell’adempimento spontaneo o nel reperimento di informazioni utili all’incasso.

Diversamente, in caso di silenzio o qualora gli eredi presumibilmente risiedano altrove, il nostro suggerimento è quello di rivolgerti ad un’agenzia specializzata, posto che l’attività di rintraccio è complicata e richiede nozioni giuridiche complesse.

D’altronde, effettuare tale attività in proprio comporterebbe tempi e costi maggiori rispetto a quelli di soggetti professionalmente organizzati.

E ciò è tanto più vero poiché in fase monitoria sarà necessario provare documentalmente la qualifica di erede del resistente, pena il rigetto del ricorso.